Zapatisti a staZIONe UtOpiA: una cosa buona e giusta! 10.02.2019

A Marigliano, il caffè dei senza volto: ritorna l’appuntamento con l’Associazione TATAWELO e il caffè zapatista dal Chiapas.

Il caffè buono, giusto e rivoluzionario: domenica 10 febbraio 2019, dalle 10:00, a staZIONe UtOpiA, torna il caffè equo solidale delle comunità autonome zapatiste del Chiapas in Messico, il caffè TATAWELO.

IL CAFFE’ DEI SENZA VOLTO
– Per il terzo anno consecutivo sarà un piacere riabbracciare Dulce Chan Cab e Walter Vassallo dell’Associazione Tatawelo di Torino che, da tanti anni, promuovono la loro tazzina fumante di caffè buono e giusto, parlando di Messico, libertà e autonomia.
Il collettivo utopia invita chiunque a partecipare all’incontro per conoscere TATAWELO e i progetti di emancipazione sociale portati avanti con ottimi risultati in Chiapas. Benvenuti!

PREFINANZIAMENTO 2019 – Grazie all’Associazione Tatawelo, il consumatore è parte attiva nella filiera produttiva di questo caffè. Attraverso la formula del prefinanziamento, le comunità di coltivatori riescono a mantenersi autonomi dal mercato delle multinazionali del caffè, accedono a un salario dignitoso e, cosa importantissima, portano avanti progetti di emancipazione sociale, necessari e urgenti in certi luoghi. Un caffè buono e giusto per tutte e tutti.
Il consumatore partecipa così alla resistenza delle comunità zapatiste, in cui si coltiva questo caffè in modo naturale, senza l’uso di prodotti chimici inquinanti e senza sfruttare i lavoratori.
Importante: in caso di pioggia la manifestazione si sposterà nell’ex chalet, alle spalle della villa comunale di Marigliano.

Buon caffè -rivoluzionario!- a tùttéttùtti.

Info e curiosità:
collettivoutopia@bruttocarattere.org

collettivo utopiA_inverno 2019

 

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STAZIONE UTOPIA: TU DA CHE PARTE STAI? 29.01.2019

Gennaio 2019. staZIONe UtOpiA. Marigliano. E’ successo di nuovo; succede ancora.

A seguito dei lavori di potatura, a parere di molti eccessiva, e addirittura dannosa in certi casi, dei due giganti dell’aiuola, la staccionata di legno donata da Franco Feleppa nel 2014 è stata di nuovo gravemente danneggiata, presumibilmente da pesanti rami tagliati dagli alberi e lasciati precipitare a terra; pericolosi inoltre, anche per le piante sul terreno. I resti del disastro poi sono stati ammassati e abbandonati all’interno dell’aiuola.

Ma che modi sono? Chi li dirige questi lavori e che competenze hanno gli operai incaricati? E chi ha la responsabilità dei danni e dei pericoli procurati?

E tu, che credi di essere il cittadino, tu, da che parte stai?

Stai dalla parte di chi costruisce una staccionata per proteggere un’aiuola e che partecipa, libero, alla ripresa di uno spazio abbandonato? O stai dalla parte di chi la distrugge? Da che parte stai?

Stai dalla parte di chi pulisce, di chi aggiusta, di chi contribuisce, di chi suona, di chi recita, di chi dipinge, di chi si organizza, di chi propone? O dalla parte di chi sporca, rompe, disprezza, sfregia, offende?

Tu. Da che parte stai?

E non sono i soliti ignoti!

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Gli attacchi vandalici ci sono stati e sono stati puntualmente denunciati ma mai presi seriamente in considerazione dalle autorità costituite e preposte, responsabili della prevenzione di certi episodi vergognosi e degradanti. Ma qui si tratta di lavori pubblici che coinvolgono sindaco, assessori, dirigenti comunali, collaboratori e manovalanza istituzionalizzata. Ma che modi sono? Ma chi vi pagherebbe mai? Vergognatevi tutti.

Se da una parte, con metodi inconsueti e innocenti, c’è chi si prende in carico la ripresa e la valorizzazione di uno spazio abbandonato, dall’altra c’è chi continua a ostacolarne il recupero. Soliti ignoti e soliti noti.

Tu da che parte stai?

Le accuse infanganti nei confronti del collettivo utopia, di una presunta appropriazione indebita dello spazio per un uso esclusivo è totalmente infondata e infamante.

Il collettivo utopia, da sempre, sperimenta l’autogestione e propone la partecipazione; da molti anni promuove il recupero degli spazi abbandonati, sia pubblici sia privati e, ormai da anni, sostiene la proposta di riconoscimento degli usi civici e collettivi. Per questo, non solo per staZIONe UtOpiA, propone la formazione di assemblee e comitati di quartiere autorganizzati per la cura, la manutenzione e la riqualificazione di aree urbane abbandonate; ma, soprattutto, sollecita la partecipazione individuale, il contributo libero, personale e responsabile.

Franco Feleppa l’ha capito molti anni fa; qualcun altro, ancora no.

Ma ora…tu, da che parte stai?

Info: collettivoutopia.noblogs.org

collettivo utopia_pieno inverno 2019


							
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Comunicato Antirazzista_EMANCIPATE YOURSELVES FOR MENTAL SLAVERY! 10.01.2019

Senza confini, senza frontiere, senza nazioni, senza bandiere.

EMANCIPATE YOURSELVES FOR MENTAL SLAVERY! Ovvero Adam, i fascisti e il collettivo utopiA.

Il collettivo utopiA, da sempre, promuove accoglienza, tolleranza, rispetto e convivenza pacifica. Siamo antifascisti, antirazzisti, sognatori e sognatrici, libertari e internazionalisti e Adam, figlio di Aziz e Fatima di Faibano, è uno di noi!

Adam è piccolo, Fatima è la madre, Aziz lavora; si sopravvive, più o meno in pace. Meritano rispetto. Portategli rispetto e andiamo avanti.

Attenzione perché sono tornati gli allucinatori di massa; ma che, in realtà, non se ne erano mai andati. Razzismo, diffidenza e discriminazioni sono attualità. Fatti, non chiacchiere da aperitivo alcolico! E sono fatti violenti, purtroppo. Macerata, Riace, Rosarno, Faibano, non si dimenticano. Brutte storie.

Ma noi siamo qua. E sappiamo, intuiamo e resistiamo perché è giusto. Perché, sarà pur vero che qualcuno è razzista; ma qualcun altro no. Ci sono violenti, ignoranti e prepotenti; si, ci sono. E poi ce ne sono altri che stringono mani, guardano negli occhi, collaborano; sorridenti.

Contro i vandali della società, quelli che imbrogliano e imbrigliano, quelli che si impongono, arroganti; colmi di cattiveria e vanità, che spingono al sospetto e alla guerra per le strade delle città; resistono gli uomini liberi, le donne coraggiose, i santi irriverenti, i poeti maledetti e sono tanti, tantissimi, che lottano per la libertà e l’autonomia, come presupposti della convivenza pacifica; che respingono con tenacia l’aggressione fascista del capitalismo mondiale che continua a creare povertà, disuguaglianze e tensioni sociali manipolando le coscienze.

Di tanto in tanto, in tutta questa confusione, i fascisti vanno al governo. E sarà dura. Lo ribadiamo. Sarà dura. Più dura dell’altra volta. Matteotti ce ne scansi e liberi! Ma Aziz e Fatima, sono passati qui per caso e ci sono rimasti e, dopo tanti anni, li hanno incontrati, quegl’infami. E questa è una brutta storia da non dimenticare. Ma Adam è uno di noi. Ha appena 6 mesi e va protetto e rispettato. E una bomba carta fuori dalla porta è intollerabile. Anche a Capodanno, pezzo di imbecille.

Pericoloso e illegale; se poi sei pure razzista è ancora peggio. Pericoloso per se e per gli altri. Caso clinico. Ricovero immediato. Chi di dovere e competenza faccia il suo lavoro per bene.

Ma quanti sono…ormai non si nascondono. Legittimati, impuniti. Chi li protegge e perché, ìmpera.

Intanto, l’ipercomunicazione parallela, elettronicamente, mistifica, per scopi elettorali, la percezione della realtà. Sparlano e blaterano di immigrazione, economia mondiale, guerre e violenze. E intanto lo share aumenta, pericolosamente. E per dimenticare in fretta quello che si impara dal film…pubblicità!

Legìferano, fanno decreti, dichiarazioni, minacciano, bivaccano sulla pelle delle persone, postano, twittano, condividono, insabbiano. Arroganza e cattiveria in offerta speciale! Confusi e distratti, i clienti non pensano, consumano; consunti dalla demagogia imperante. Occhi aperti! E non si cambia canale; al massimo, si cambia tariffa. E promulghiamo pagamenti con carta costituzionale. Alla cassa, prego!

Il collettivo utopiA invita, ancora una volta, tuttéttutti a manifestare, con ogni mezzo, il proprio dissenso contro fascismo e razzismo dilaganti in giro per il mondo. Come, quanto e quando non importa ma fatelo. C’è chi lo fa; si deve fare! Atei, intellettuali, sportivi, artisti, forestieri, viaggiatori, scrittrici, disegnatori, sognatrici, operai, pittori, poeti, professoresse, muratori, studenti, internazionalisti, femministe, contestatori, cuochi, maestre, bambine e bambini, curiosi, coraggiosi, antipatici, animalisti, casi clinici, libertini e rivoluzionari…scatenatevi! Dappertutto! Denunce, fotografie, comunicati, messaggi, battute, barzellette. Individuateli e rispondete NO!

Tuttéttutti a parlare di libertà, discriminazioni, accoglienza, dentro e fuori dalla gabbia virtuale, faccia a faccia, fianco a fianco. Vediamo chi sorride per primo! Rispetto per rispetto! Cosa siamo disposti a vincere? Ma non esiste libertà d’espressione per chi fomenta odio e violenza, razzismo e pregiudizio. State zitti e vergognatevi! Idioti. Alzare muri di cemento, si fa; abbattere muri mentali si deve!

Mai tornare indietro; nemmeno per prendere la rincorsa. La natura ci fa individui, di fatto diversi tra tutti, mai identici; solo la libertà rende uguali. Mai più discriminazioni, mai più razzismo!

Seminiamo libertà, giustizia, uguaglianza, rispetto. Per ridere insieme. Testa alta e pugno chiuso. Andiamo avanti!

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