Martedì 1°maggio 2018 il collettivo utopia (collettivoutopia.noblogs.org) vi invita a una giornata di musica, arte, cibo buono, esperienze e riflessioni sul mondo (disastrato) del lavoro e sulle pratiche alternative al sistema di sfruttamento e disuguaglianze imposto dalle grandi multinazionali del capitalismo imperante.
Sveglia! L’ingranaggio ci stritola.
Il collettivo utopia, durante tutto l’anno, ha promosso la partecipazione libera alla programmazione dell’iniziativa “Occhio all’ingranaggio” – 1°maggio a staZIONe UtOpiA_marigliano – 3a edizione.
Un’assemblea aperta alla libera partecipazione di artisti, musicisti, associazioni, collettivi, autonomi, contadine libere e folli sognatori, per un 1° maggio a Marigliano, indipendente e autogestito, che promuova autonomia e liberazione, non solo dal lavoro, sempre più totalizzante, ma dagli innumerevoli ingranaggi del nostro tempo (soldi, tecnologia, consumi) che ingabbiano, restringono gli spazi di libertà della persona e frenano la condivisione di arti e saperi.
Il 1°maggio a staZIONe UtOpiA è un’iniziativa, interamente autofinanziata, che si realizza anche grazie alla raccolta fondi su produzionidalbasso.com: una colletta popolare on line che, aggiunta alle donazioni spontanee raccolte dal collettivo utopia e da molti altri in queste settimane, hanno contribuito a sostenere le spese vive necessarie.
Ecco quindi la proposta del collettivo utopia: autogestione e indipendenza, autofinanziamento e partecipazione libera; a staZIONe UtOpiA si può fare!
E, ancora una volta, liberi, si fa festa!
Un primo maggio con stand espositivi, yoga e letture per bambini, performance di danza e arte estemporanea, teatro libertario e, immancabile, in serata, la musica dal vivo.
E come ogni anno, ce n’è di tanti gusti, sapori e generi; in libertà, non da tutti ma per tutte, a staZIONe UtOpiA, il 1°maggio 2018 a Marigliano.
Perciò, se non siete artisti o non sapete suonare, se non coltivate cibi naturali o non avete partecipato alla colletta popolare, correte a staZIONe UtOpiA, che c’è ancora spazio per voi, perché c’è sempre spazio, staZIONe UtOpiA continua!
Ecco il programma con tutti i partecipanti:
dalle 11:00
Little Free Library – Raccontami una storia – Letture bimbi
Carmen Colonna e Erminia Cioppa – Yoga bimbi
Nova Koiné – Lezioni di straniero per italiani
Candilita – Libri insoliti
La fucina dell’arte – Estemporanea di pittura
Aicha – Cucina marocchina
Cucina clandestina – cucina vegana
radioplaza con A.P. Mariani (regista di The harvest), Netzanet-Solidaria per SfruttaZero, Mondeggi-fattoria senza padroni, Little Free Library di Via Aliperti-Saviano
dalle 18:30
Teatro Contadino Libertario – spettacolo teatrale “IL MINESTRONE”
Vanna Piacente Denies e Nishka Shuvani – performance di danze dal mondo
dalle 20:30 – CONCERTO
XRE – Mimmo Taki – I cumpari – Finti Illimani – Benevento City Ramblers – Alberi Alti – Random – Summani
CONTENUTI EXTRA…per chi vuole leggere ancora.
Perché il 1° maggio…
Facciamo la festa al lavoro: a quello a cui la maggior parte delle persone sembra inesorabilmente destinata a soccombere; il lavoro salariato, che crea dipendenza e che, negli anni, ha fallito completamente gli obiettivi, economici e sociali, che prometteva di raggiungere. Ad oggi, l’esistenza degli individui lavoratori è totalmente stravolta dal precariato. Le logiche di produzione, disumane, imposte dai governi e dal capitalismo mondiale, hanno portato – è evidente – a un impoverimento di massa e una crescita esponenziale delle disuguaglianze, non più sostenibile e molto pericolosa per la convivenza pacifica.
Sono anni che si denunciano lo sfruttamento nei luoghi di lavoro, l’abbassamento dei salari, i disastri ambientali e quelli delle guerre prodotte dal capitale finanziario; sono anni che si grida nelle piazze: E’ ora di dire basta! E lo ribadiamo: è ora di dire basta!
Si, ma come? Da dove ricominciare? Si può sfuggire al sistema imperante?
Qualcuno lo ha fatto. Mediante l’autorganizzazione delle produzioni, la creatività sociale e la pratica dell’autogestione, ci sono realtà che promuovono percorsi di emancipazione e di resistenza al mercato che mettono al centro la qualità della vita e delle esperienze.
Rispetto dell’altro e della natura, autonomia nell’agire e libertà di pensiero; questo raccontano i protagonisti di queste storie di riscatto e libertà e questo rappresenta il 1°maggio a staZIONe UtOpiA.
Perché staZIONe UtOpiA…
Perché dal letame è nato un fior! Ma c’è chi lo calpesta e non se ne vergogna. Ex circumvesuviana di Marigliano, immondezzaio e luogo sporco come era stato lasciato per anni da tutti, riprende vita con il collettivo utopia nel 2013 e da allora è stato un susseguirsi di eventi culturali, sempre diversi – musica, cinema, sport, consumo critico – e possibili forme di autogestione – arte, teatro, creatività – fino all’idea di un Centro Culturale Collettivo Permanente: un spazio pubblico ma indipendente e autogestito, per la produzione e l’innovazione culturale a disposizione di tutte le realtà indipendenti del territorio; spazi di cui, da sempre, se ne sente un gran bisogno ma su cui le amministrazioni locali non solo arrancano ma, spesso, sono da intralcio alle istanze che nascono dal basso e che per anni, autonomamente, colmano il vuoto lasciato dallo stato macchinoso o, colpevolmente, assente.
C’è anche un progetto, scritto dal collettivo utopia e protocollato al Comune di Marigliano, per la ristrutturazione dell’ex stazione e l’apertura di un centro culturale, che langue, ormai perduto, negli armadi degli archivi comunali; politici e burocrati ci hanno fatto solo perdere tempo; risolvendo poi, a modo loro la questione sfornando una delibera che, a dispetto del Centro Culturale Collettivo Permanente, propone la ristrutturazione dello stabile ex stazione, in favore di una nuova caserma della Polizia Municipale. Ecco tutto. Si commenta da sé. Ed ecco perché il 1°maggio ritorna a staZIONe UtOpiA per ribadire a gran voce che staZIONe UtOpiA continua se tuttettutti sono coinvolti. Partecipare; praticare l’idea che in autonomia è possibile…è possibile?
staZIONe UtOpiA senza padroni. Non quando. Ora.
Adelànte!
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