Il 25 Gennaio 2017 è trascorso un anno esatto dalla scomparsa al Cairo in Egitto, di Giulio Regeni, studente di dottorato presso l’università di Cambridge, nel Regno Unito, che stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani. Il suo corpo, martoriato dalle torture, fu ritrovato nei pressi di Giza, lungo una strada che dal Cairo porta ad Alessandria.
Amnesty International ha lanciato una grande campagna per la richiesta di verità e sono migliaia le persone, gli enti, le scuole, i media che hanno esposto striscioni con la scritta VERITA’ PER GIULIO REGENI.
I principali comuni italiani, le università e svariati luoghi di cultura hanno esposto uno striscione o un simbolo che chieda a tutti l’impegno per avere la verità sulla morte di Giulio Regeni.
Decine di comuni hanno accolto la proposta di Amnesty, centinaia di striscioni sventolano in giro per l’Italia, migliaia gli attestati di stima e vicinanza alla famiglia Regeni e intanto, a Marigliano, sembrava che nessuno sapesse e dicesse niente.
Ci hanno pensato loro. Da qualche giorno, infatti, campeggia a staZIONe UtOpiA uno striscione rosso con scritta bianca VERITÀ PER GIULIO REGENI.
Il Collettivo Utopia promuove, ancora una volta, spunti di riflessione che guardano spesso oltre i confini del comune di Marigliano, perché i cambiamenti culturali, quelli epocali, avvengono con il coinvolgimento e la partecipazione di ciascun individuo.
staZIONe UtOpiA c’è, continua e sta dalla parte di Giulio.