Cronoracconto di “Primo Maggio – Occhio all’ingranaggio!” 5nta edizione in piAzza.
Mentre a Marigliano, in provincia di Napoli, -che vergogna!- si utilizzano i denari luccicanti del PNRR per tagliare alberi giganti e, di fatto, smantellare la villa comunale, vi raccontiamo cosa è successo il 1° Maggio in questa assuefatta e sonnecchiante realtà del Sud Italia.
Il collettivo utopiA, che, da 20 anni, su questo territorio propone autonomia e autogestione, ringrazia tutte le persone che hanno animato, sostenuto (e quindi realizzato!) la 5nta edizione in piAzza di “Primo Maggio – Occhio all’ingranaggio!“.
L’ evento è autofinanziato e non ha fine di lucro di nessun genere, poiché si inserisce nella campagna di denuncia e controinformazione MAI PIÙ SPAZI ABBANDONATI, lanciata a Marigliano dal collettivo utopiA nell’inverno del 2012, per il recupero e la riqualificazione in chiave artistica dei luoghi pubblici abbandonati.
(per info cerca StaZIONe UtOpiA su collettivoutopia.noblogs.org)
E difatti, anche il luogo che quest’anno ha ospitato la manifestazione, è proprio uno spazio abbandonato: piAzza Roma e la struttura comunale attigua (il cosiddetto Centro Polifunzionale), lasciate entrambe nel degrado.
E quindi…anche stavolta è successo!
“Ma che è successo?” si chiederà chi non c’era o/e chi non se n’è proprio accorto.
“Che è successo? Dunque; io tengo un nipote che si chiama Geppino…” ah! No! Questa è un’altra storia.
Basta! Il 1° Maggio, in piAzza Roma a Marigliano, abbiamo fatto la festa al lavoro.
Una giornata ricca di appuntamenti, incontri, arte, controcultura, concerti e fantapolitica.
Ecco cosa è successo.
Alle 11 si forma il gruppo di letture e scambio “Operaie” a cura della libreria Mio Nonno è Michelangelo, che ha visto una partecipazione corposa e intensa, come il buon profumo di caffè che aleggiava sul dibattito acceso.
Piove. Ma il Primo Maggio non si ferma.
Alle 12, Radio Neanderthal, presenta “Critica al lavoro digitale“: letture, riflessioni, Renato Curcio, musica e approfondimenti.
Quindi il pranzo; buono, sano, fresco…contadino. E intanto torna il sole!
Alle 16, dopo le prove sul palco, ancora radiofonia resistente con Radici di Gramigna sul tema “Lavoro nei campi” e “Lavoro femminile“.
È saltata la scaletta; non importa. Il pomeriggio è caldo ma ventilato e continua ad arrivare bella gente.
E poi…silenzio. C’è il teatro.
“Il muratore“: un brano teatrale dedicato alle vittime sul/del lavoro, presentato da ITACA/colonia creativa e la sua giovane compagnia di attrici e attori.
A seguire la prima parte del concerto con S.U.N. e un super duo, fuori programma, chitarra e mandolino.
Voci, suoni, risate, applausi. È il Primo Maggio!
Terza puntata radio in programma è quella di radioplazA che presenta il libro “Cambiate lavoro, per favore” in compagnia dei traduttori italiani Luigi e Michela, arrivati apposta da Tolve, in provincia di Potenza.
Si fa sera e non ha più piovuto. Bene!
Questa lunga giornata si conclude con la seconda parte del concerto. Chiudono, quindi, la 5nta edizione di Primo Maggio-Occhio all’ingranaggio 2024 i live di Mimmo Taki, The Little Devils e L’ amaro.
grAzziattùtthkwAnth! A la pròx!
Autogestioni collettivo utopiA
Marigliano – quasi estate 2024