RIACE NON SI ARRESTA. Complici di LUCANO.

Il collettivo utopia lancia a Marigliano l’iniziativa a sostegno del sindaco di Riace, Domenico Lucano.

Il collettivo utopia invita tutte e tutti a manifestare il proprio sostegno alla lotta per la libertà di Mimì Lucano, il sindaco di Riace, in Calabria, ingiustamente arrestato. Chiediamo di esporre un segnale alle borse, ai balconi, ai portoni, alle biciclette. Come vi pare: uno striscione, una bandiera, un disegno, qualche scritta: “Dalla parte di Mimì Lucano!”, “Complici di Lucano”, “Giustizia! Non legalità”, “Riace ovunque”, “Cosa voglio di più dalla vita? Libertà per Lucano!”.

Si, ma…che è successo?

Hanno arrestato Domenico Lucano, sindaco di Riace. Il testardo, il buonista, il compagno, il pazzo, Mimì Capatosta; quello conosciuto in mezzo mondo e premiato come colui che ha trasformato l’accoglienza dei migranti – in molti casi bancomat del magna-magna all’italiana – in risorsa vera.

Un modello che coinvolge anche altri paesi della Calabria. Una modalità diversa di affrontare le problematiche legate all’immigrazione che ha risolto problemi come lo spopolamento dei piccoli paesi o la scomparsa di attività lavorative tradizionali.

Tutto vero!” direbbe qualcuno in televisione. Ma siamo ai paradossi. Questo è il paese in cui un partito al governo, la Lega Nord, può restituire allo Stato quarantanove milioni di euro, truffati alle casse pubbliche, in ottanta comode rate e dove un libero e tenace sindaco di un piccolo paese simbolo, esempio di accoglienza vera per i migranti, viene offeso, ostacolato e alla fine, addirittura arrestato. E’ accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché desiderava aiutare una donna nigeriana, che rischiava di essere rispedita “a casa sua” per gli effetti assurdi e inumani della legge Bossi-Fini.

Anche se l’inchiesta è partita sotto il governo Gentiloni, non dimentichiamo che il ministro degli interni, il leghista Matteo Salvini, al momento del proprio insediamento aveva esplicitamente dichiarato guerra a quel sindaco e a tutti quelli come lui che “vorrebbero riempire l’Italia di immigrati” diceva; non dimentichiamo nemmeno che il suo sottosegretario, poi, ha azzerato i finanziamenti a favore di Riace per il programma di accoglienza. E, infine, è vergognoso – ma purtroppo non sorprende più – che sui social e in tv, si sguinzagliano e si affannano gli appassionati dello stato di diritto, a difesa, interessata, di gentaglia che del rispetto, dei diritti e della convivenza pacifica è totalmente ignorante; e sono gli stessi che scrivono leggi vergognose, inique e discriminatorie, non solo per i migranti ma per tutti noi.

Tutti sapevano perfettamente che le forzature c’erano e se l’inchiesta era in cerca di illegalità le avrebbe trovate. Perché l’esperienza di Riace esprime l’urgenza e la necessità di una disobbedienza civile che da qualche anno è in fermento per le nostre strade; contro una burocrazia che non tiene conto delle persone e dei loro desideri, prima che dei bisogni. Peggio se guidata dal pregiudizio e dall’arroganza. Ma Mimì Lucano non è solo. C’è un grande movimento al suo fianco che non sta zitto a guardare. E siamo tanti! Il razzismo è roba vecchia; brutta, sporca e cattiva. Bisogna cambiare registro. E bisogna farlo al più presto.

Riace insegna che la legalità spesso non coincide con la giustizia e che l’umanità è oltre la legge. Ma a peggiorare il tutto, tra poco, ci si metterà pure il pericoloso Decreto Sicurezza che in pratica aumenterà la confusione e le tensioni sociali. Occhi aperti!

Mimì Capatosta non è e non resterà solo. Dibattiti, iniziative, manifestazioni a sostegno del sindaco di Riace, si moltiplicano. Senza paura! Contro l’arroganza di Salvini, e del governo che tiene in ostaggio, è necessaria una grande mobilitazione collettiva, in antitesi al neofascismo che avanza.

Ecco perché il collettivo utopia invita tutte e tutti a partecipare alla grande manifestazione antirazzista di Sabato 10 Novembre a Roma.

Contro il silenzio! Costruiamo un’altra vita, più giusta e libera. Ci siamo!

A testa alta e pugni chiusi! Dalla parte di Mimì Lucano. Riace non si arresta.

Info: collettivoutopia@bruttocarattere.org

collettivoutopia.noblogs.org

collettivo utopia_quasinverno2018

 

 

 

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