IGNORANTI E DELIRANTI

IMG_6545Domenica 8 febbraio 2015, nell’aiuola di staZIONEe UtOpiA e nelle stradine della zona di San Nicola, a Marigliano, sono stati ritrovati dei volantini di colore arancione a dir poco deliranti. Buttati tra le piante dell’aiuola e per terra qua e la davano pure l’impressione dello sporco, cartacce senza valore abbandonate per strada ad alimentare squallore e indifferenza. E, in effetti, il valore di quelle cartacce è francamente ridicolo.

Proprio l’opera di un imbecille. Scrivere dei volantini per esprimere un’idea è lecito e costituzionalmente sancito ma se dopo averli stampati li getti a terra, sei un idiota. Da ricovero immediato. Caso psichiatrico.

Il volantino, anonimo, scritto tra l’altro con uno stile letterario veramente scarso – uno studente di terza elementare farebbe meglio, molto meglio – lancia accuse ignobili a un fantomatico collettivo stazione utopia, facendo presumibilmente riferimento al collettivo utopia che da più di un anno, in collaborazione con cittadini volontari, cura la riqualificazione dell’area ex-circumvesuviana di Marigliano; blatera circa l’apertura di un centro sociale nella struttura adiacente, che potrebbe creare seri problemi di convivenza civile in questo paese. Avvisa la popolazione circa l’ondata di tossicodipendenti alle porte di marigliano che non vede l’ora di abbandonare milioni di siringhe là, dove una volta c’era solo immondizia e merde di cane, e oggi invece è pulito regolarmente. Tra l’altro non si conoscono le reali intenzioni del comune circa quella struttura e nemmeno l’effettiva agibilità della stessa. Ma il volantino e chi lo ha scritto sono ignoranti.

Ancora: si esorta la popolazione a reagire energicamente, auspicando anche l’intervento della Forza Pubblica: l’invasione del bello va ostacolata con tutti i mezzi. Brutti, sporchi e puzzolenti, come un anno fa. Così vorrebbero, gli autori del ridicolo volantino, che quel luogo ritornasse.

Bene, si potrebbe allora organizzare la “Giornata dello schifo” e arrivare tutti in stazione con cartacce, bottiglie rotte, cartoni, buste, lattine, pacchetti di sigarette, siringhe usate, per drogarsi ovviamente, buste dell’umido e abbandonare tutto lì, poi andare a prendere i cani a casa e costringerli a cagare e vomitare dappertutto, soprattutto nell’aiuola e con loro calpestare con foga le piante e sradicarle tutte, per poi organizzare un bel falò con cui bruciare in pubblica piazza il collettivo utopia e chi lo sostiene, per le gravi colpe di cui si sono macchiati: immaginare di ricostruire e rivitalizzare con l’arte, la musica e gli incontri, uno spazio libero che la plebaglia mariglianese non merita, non può concepire, perché fa schifo!

Ridicolo ma, scherzi a parte, si tratta di un altro, l’ennesimo, becero ma sconcertante, tentativo di delegittimare e screditare l’opera di rivalutazione della ex-circumvesuviana o, come ormai tutti la conoscono, staZIONe UtOpiA. Che, però, con buona pace dei benpensanti andrà avanti. Dopo le intimidazioni, le denunce, gli sfregi fascisti e l’insensibilità del comune, cos’altro ci dovremo aspettare che accada laggiù?

Intanto il collettivo utopia ha raccolto parecchie adesioni spontanee alle iniziative proposte, sia per la pulizia e l’allestimento dell’area sia per spettacoli, performance e incontri, convinti da sempre che solo con la partecipazione attiva e volontaria dei cittadini si può realizzare il cambiamento.

 

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