RADICI di GRAMIGNA #2
diretta radiofonica 27 dic ore 12-24 / 28 dic ore 12-24
su collettivoutopia.noblogs.org
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Questa volta l’aperiodico radiofonico nomade in 4/4 su terra e libertà torna in versione superestesa.
Prova ad aprire, attraverso le piratesche e distopiche frequenze radioplazA/ne un temporaneo spazio fisico di goduria, di contatto, di critica radicale, di riflessione, di sarcasmo e ironia, di musica roots ,di danza liberante e sapori forti
Ognuno dei due giorni, Nelle prime sei ore , per la nostra rubrica RACC/ORTI, sostanzieremo un Flusso radiofonico intimo libertario schizo/trans/distopico/neo rural dadaista con ospiti, letture, clip e interviste dove proveremo a fare il punto sullo stato dell’arte delle OFFICINE, sulla nostra transizione alla ruralità dal basso. Una messa a nudo del nostro difficile processo di decolonizazzione, di decostruzione dei nostri comportamenti da animali urbani, della nostra sopravvivenza ai bordi della metropoli che avanza della creazione di condizioni di sopravvivenza.
Dove confesseremo i peccati, e riveleremo il vero contenuto del famoso “misero bottino”, dove intervisteremo la celebre macchinetta dei pomodori abbandonata in contrada casacumana, dove ci aggiorneremo sugli orti, i semi non spuntati, le piante che non dormono, e il freddo che non c’è.
Capiremo insieme come mai non abbiamo ancora presentato il medio percorso all’accademia di permacultura, a che punto stanno i nostri e orti , e il nostro piccolo sistemAgroforestale, e chi sono e cosa fanno i PaesaggistiProletari, e perchè soffriamo dello sfilacciamento delle reti contadine e di sovranità alimentare.
Proseguendo ,Vento in poppa verso MERAKI, approderemo al mondo delle ricette, dei consigli per gli approcci sistemici, del compostaggio, di germinazione, semina e raccolta, di biocostruzione, di fitodepurazione: ricicliamo le cattive abitudini, rompiamo la dipendenza dai flussi della merce. Siamo giunti all’autofagia, per superarci in quanto comunità terribili, ora dobbiamo essere noi i vermi che compostano il vecchio mondo. Rimpiazziamo eco/nomia con eco/logia. La cura e’ anticapitalismo quando la si collettivizza.
Dalle 18.30 ad amplificatori ormai caldi , proveremo , a sfogare frustazioni accumulate da quando abbiamo “perso la yard” che stavamo faticosamente costruendo a benevento,ad alzare il volume, a controllare le frequenze, a cercare l’esperienza sonora dal vivo, e se siamo capaci a trasmetterla in radio, una sound system session, radio style.
Aprire le nostre box di musica, e finalmente essere sound system, cercare la selezione autentica e invitare alcuni nostri fratelli e sorelle a condividere la vibrazione
A combattere un certo isolamento culturale, e la ghettizzazione del dissenso verso alcuni comportamenti marci, a esorcizzare l’assenza di dialogo all’interno della “scena locale”, a superare macismi competitivi, e finte alleanza, opportunismi, militontismi e star system commerciale che soppianta lentamente identità e pratiche radicali di cui avremmo fottutamente bisogno!!
Prova ad aprire, attraverso le piratesche e distopiche frequenze radioplazA/ne un temporaneo spazio fisico di goduria, di contatto, di critica radicale, di riflessione, di sarcasmo e ironia, di musica roots ,di danza liberante e sapori forti
Ognuno dei due giorni, Nelle prime sei ore , per la nostra rubrica RACC/ORTI, sostanzieremo un Flusso radiofonico intimo libertario schizo/trans/distopico/neo rural dadaista con ospiti, letture, clip e interviste dove proveremo a fare il punto sullo stato dell’arte delle OFFICINE, sulla nostra transizione alla ruralità dal basso. Una messa a nudo del nostro difficile processo di decolonizazzione, di decostruzione dei nostri comportamenti da animali urbani, della nostra sopravvivenza ai bordi della metropoli che avanza della creazione di condizioni di sopravvivenza.
Dove confesseremo i peccati, e riveleremo il vero contenuto del famoso “misero bottino”, dove intervisteremo la celebre macchinetta dei pomodori abbandonata in contrada casacumana, dove ci aggiorneremo sugli orti, i semi non spuntati, le piante che non dormono, e il freddo che non c’è.
Capiremo insieme come mai non abbiamo ancora presentato il medio percorso all’accademia di permacultura, a che punto stanno i nostri e orti , e il nostro piccolo sistemAgroforestale, e chi sono e cosa fanno i PaesaggistiProletari, e perchè soffriamo dello sfilacciamento delle reti contadine e di sovranità alimentare.
Proseguendo ,Vento in poppa verso MERAKI, approderemo al mondo delle ricette, dei consigli per gli approcci sistemici, del compostaggio, di germinazione, semina e raccolta, di biocostruzione, di fitodepurazione: ricicliamo le cattive abitudini, rompiamo la dipendenza dai flussi della merce. Siamo giunti all’autofagia, per superarci in quanto comunità terribili, ora dobbiamo essere noi i vermi che compostano il vecchio mondo. Rimpiazziamo eco/nomia con eco/logia. La cura e’ anticapitalismo quando la si collettivizza.
Dalle 18.30 ad amplificatori ormai caldi , proveremo , a sfogare frustazioni accumulate da quando abbiamo “perso la yard” che stavamo faticosamente costruendo a benevento,ad alzare il volume, a controllare le frequenze, a cercare l’esperienza sonora dal vivo, e se siamo capaci a trasmetterla in radio, una sound system session, radio style.
Aprire le nostre box di musica, e finalmente essere sound system, cercare la selezione autentica e invitare alcuni nostri fratelli e sorelle a condividere la vibrazione
A combattere un certo isolamento culturale, e la ghettizzazione del dissenso verso alcuni comportamenti marci, a esorcizzare l’assenza di dialogo all’interno della “scena locale”, a superare macismi competitivi, e finte alleanza, opportunismi, militontismi e star system commerciale che soppianta lentamente identità e pratiche radicali di cui avremmo fottutamente bisogno!!