STAZIONE UTOPIA: TU DA CHE PARTE STAI? 29.01.2019

Gennaio 2019. staZIONe UtOpiA. Marigliano. E’ successo di nuovo; succede ancora.

A seguito dei lavori di potatura, a parere di molti eccessiva, e addirittura dannosa in certi casi, dei due giganti dell’aiuola, la staccionata di legno donata da Franco Feleppa nel 2014 è stata di nuovo gravemente danneggiata, presumibilmente da pesanti rami tagliati dagli alberi e lasciati precipitare a terra; pericolosi inoltre, anche per le piante sul terreno. I resti del disastro poi sono stati ammassati e abbandonati all’interno dell’aiuola.

Ma che modi sono? Chi li dirige questi lavori e che competenze hanno gli operai incaricati? E chi ha la responsabilità dei danni e dei pericoli procurati?

E tu, che credi di essere il cittadino, tu, da che parte stai?

Stai dalla parte di chi costruisce una staccionata per proteggere un’aiuola e che partecipa, libero, alla ripresa di uno spazio abbandonato? O stai dalla parte di chi la distrugge? Da che parte stai?

Stai dalla parte di chi pulisce, di chi aggiusta, di chi contribuisce, di chi suona, di chi recita, di chi dipinge, di chi si organizza, di chi propone? O dalla parte di chi sporca, rompe, disprezza, sfregia, offende?

Tu. Da che parte stai?

E non sono i soliti ignoti!

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Gli attacchi vandalici ci sono stati e sono stati puntualmente denunciati ma mai presi seriamente in considerazione dalle autorità costituite e preposte, responsabili della prevenzione di certi episodi vergognosi e degradanti. Ma qui si tratta di lavori pubblici che coinvolgono sindaco, assessori, dirigenti comunali, collaboratori e manovalanza istituzionalizzata. Ma che modi sono? Ma chi vi pagherebbe mai? Vergognatevi tutti.

Se da una parte, con metodi inconsueti e innocenti, c’è chi si prende in carico la ripresa e la valorizzazione di uno spazio abbandonato, dall’altra c’è chi continua a ostacolarne il recupero. Soliti ignoti e soliti noti.

Tu da che parte stai?

Le accuse infanganti nei confronti del collettivo utopia, di una presunta appropriazione indebita dello spazio per un uso esclusivo è totalmente infondata e infamante.

Il collettivo utopia, da sempre, sperimenta l’autogestione e propone la partecipazione; da molti anni promuove il recupero degli spazi abbandonati, sia pubblici sia privati e, ormai da anni, sostiene la proposta di riconoscimento degli usi civici e collettivi. Per questo, non solo per staZIONe UtOpiA, propone la formazione di assemblee e comitati di quartiere autorganizzati per la cura, la manutenzione e la riqualificazione di aree urbane abbandonate; ma, soprattutto, sollecita la partecipazione individuale, il contributo libero, personale e responsabile.

Franco Feleppa l’ha capito molti anni fa; qualcun altro, ancora no.

Ma ora…tu, da che parte stai?

Info: collettivoutopia.noblogs.org

collettivo utopia_pieno inverno 2019


											
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